Una casa di sapore neoclassico nella Milano di fine Ottocento ospita questo appartamento. Il taglio tradizionale dell'alloggio e degli ambienti si è prestato con un intervento minimo ad assolvere appieno le esigenze funzionali di chi lo abita. E' stato demolito un tavolato che divideva in due ambienti distinti il soggiorno e si è integrato più direttamente l'ingresso con il soggiorno stesso. Una libreria a mezza altezza, laccata in nero opaco, separa la zona studio dalla zona conversazione/pranzo e costituisce nello stesso tempo l'elemento aggregatore dell'intero ambiente. I mobili sono in legni di diverse essenze, in parte tratti dalla produzione di serie (pranzo in betulla, studio in faggio, sedie Thonet in faggio, divani e poltrone in tessuto écrues) e in parte disegnati dallo stesso architetto ( tavolo conversazione in noce, libreria in lacca nera, mobile basso in faggio evaporato). L'albero secco che si staglia con i suoi rami sulle pareti bianche è la cima di una grande robinia andata abbattuta in un lontano cantiere. Il pavimento è in rovere di slavonia con doghe posate "a bastimento"; alle pareti grafica moderna e qualche piccolo quadro di fine Ottocento.
Testi di CASA OGGI N.120. Di Baio Editore. Giugno 1984.
