L'edificio si trova all'angolo tra via Anelli e via Crivelli ed è il terzo nella via realizzato dall'architetto Gian Carlo Malchiodi, insieme al numero 7 e al numero 13. Trattasi di un edificio ad uso residenziale che conta 8 piani fuori terra; al piano terra si trova ancora oggi lo studio Malchiodi. La facciata di via Anelli ha un disegno più severo ed è priva di balconi, aggetti o logge, escluso il piano attico che è arretrato; la facciata di via Crivelli invece è caratterizzata dallo sfondato che ospita le logge, fatto salvo per il piano quinto in cui la loggia è sostituita da una bow-window a tutta parete; davanti ai loggiati corrono dei montanti in ferro che reggono i parapetti in vetro temperato e scandiscono il disegno di facciata.
L'edificio è rivestito in tesserine di ceramica martellate color bianco avorio 2x2, ad esclusione dello sfondato delle logge, che è rivestito in mattonelle in clinker blu intenso; la griglia in ferro orizzontale continua che copre le bocche di lupo del piano seminterrato fa da zoccolo all'edificio. La porta d'ingresso dell'edificio è affogata in una grande parete quasi interamente vetrata che si sviluppa a tutta altezza con il solo ausilio di un montante e di un traverso in ferro; le pareti dell'atrio e delle parti comuni sono rivestite in marmo bianco Cristallino e in legno Marcorè, stessa essenza che viene usata per le porte a tutta altezza d'ingresso alle unità; i pavimenti invece sono rivestiti in granito rosso di Svezia.
